La scocca ergonomica ed il peso di soli 5 kg, rendono CARBOMED CO2 un apparecchio per carbossiterapia comodo e facilmente trasportabile.
Il gas è riscaldato dal dispositivo per rendere il trattamento confortevole al paziente. L'interfaccia utente è realizzata con un touch-screen: è facile, intuitivo e contiene già programmi terapeutici e protocolli di utilizzo preimpostati. I nuovi regolatori di flusso permettono una maggiore accuratezza del valore erogato.
La carbossiterapia è una terapia medica che consiste nella somministrazione di gas [CO₂] a livello sottocutaneo o intradermico per scopi terapeutici attraverso micro-iniezioni localizzate per mezzo di sottilissimi aghi da 30G comunemente usati in mesoterapia. Studi scientifici hanno dimostrato che la carbossiterapia migliora l'elasticità cutanea, riattiva la micro-circolazione locale, stimola le fibre collagene, e rompe la membrana dell’adipocita con conseguente effetto lipolitico e lipoclasico, senza danneggiare il tessuto connettivo, i vasi e le strutture nervose circostanti.
L'anidride carbonica viene prodotta naturalmente dal nostro corpo, pertanto non risulta tossica anche in dosi elevate e viene smaltita a livello fisiologico. Dopo un singolo trattamento normalmente il gas viene riassorbito in 5/10 minuti. La carbossiterapia risulta una metodica sicura che presenta solo qualche effetto indesiderato (sensazione di fastidio da crepitio sottocutaneo e possibilità di ecchimosi). L’intervento vero e proprio di carbossiterapia consiste invece nell’iniezione di anidride carbonica medicale nei punti più problematici di cosce, polpacci, caviglie, addome, fianchi e mani, attraverso un sottilissimo ago collegato da un tubicino al computer che controllerà le dosi ed i tempi di trattamento. Il tutto senza alcun bisogno d’anestesia, visto che l’unico fastidio è solo quello di un leggero bruciore che si avverte mentre il gas si espande sotto la pelle.
Neo-angiogenesi: attraverso una valutazione microangiologica con videocapillaroscopia e sonda ottica si è potuto evidenziare la creazione effettiva di nuovi capillari.
Vasodilatazione: il primo effetto diretto meccanico derivante dall’iniezione di anidride carbonica è una potente vasodilatazione, aumento della perfusione delle aree trattate e della sfigmicità arteriolare. Anche la pressione parziale di O2 tessutale risulta nettamente aumentata dopo la somministrazione sottocutanea di CO2.
Stimolazione della sintesi del collagene: studi effettuati dimostrano una riorganizzazione delle fibre collagene in seguito alle iniezioni intradermiche di CO2. È come se venisse inviato un messaggio di danno al derma che innesca un naturale processo riparatorio. La CO2 migliora in primis tale processo attraverso una maggiore rivascolarizzazione, in secondo luogo - rilasciando più ossigeno nell’area trattata - migliora la fase del meccanismo di “riparazione”.
Attivazione recettoriale e lipolisi: la CO2 attiva come effetto secondario la lipolisi e la lipoclasi della membrana dell'adipocita (potenziamento dell’effetto Bohr e attivazione recettoriale della lipolisi). Questo effetto sarebbe legato all’iperdistensione degli esterocettori sottocutanei, cioè dei corpuscoli di Pacini e di Golgi. La loro attivazione porterebbe alla liberazione di sostanze algogene quali la bradichinina, l’istamina, la serotonina e le catecolamine.
Effetto Bohr: riguarda la tendenza dell'emoglobina ad avere meno affinità con l’ossigeno quando la concentrazione di CO2 nel sangue aumenta. Ciò induce l’emoglobina a rilasciare maggiore ossigeno nel tessuto superficiale e muscolare. La somministrazione di CO2 nei tessuti ne favorisce l’idratazione con formazione negli eritrociti di acido carbonico H2CO3, che ne dissocia in ione H+ e bicarbonato HCO3.
La scocca ergonomica ed il peso di soli 5 kg, rendono CARBOMED CO2 un apparecchio per carbossiterapia comodo e facilmente trasportabile.
Il gas è riscaldato dal dispositivo per rendere il trattamento confortevole al paziente. L'interfaccia utente è realizzata con un touch-screen: è facile, intuitivo e contiene già programmi terapeutici e protocolli di utilizzo preimpostati. I nuovi regolatori di flusso permettono una maggiore accuratezza del valore erogato.
La carbossiterapia è una terapia medica che consiste nella somministrazione di gas [CO₂] a livello sottocutaneo o intradermico per scopi terapeutici attraverso micro-iniezioni localizzate per mezzo di sottilissimi aghi da 30G comunemente usati in mesoterapia. Studi scientifici hanno dimostrato che la carbossiterapia migliora l'elasticità cutanea, riattiva la micro-circolazione locale, stimola le fibre collagene, e rompe la membrana dell’adipocita con conseguente effetto lipolitico e lipoclasico, senza danneggiare il tessuto connettivo, i vasi e le strutture nervose circostanti.
L'anidride carbonica viene prodotta naturalmente dal nostro corpo, pertanto non risulta tossica anche in dosi elevate e viene smaltita a livello fisiologico. Dopo un singolo trattamento normalmente il gas viene riassorbito in 5/10 minuti. La carbossiterapia risulta una metodica sicura che presenta solo qualche effetto indesiderato (sensazione di fastidio da crepitio sottocutaneo e possibilità di ecchimosi). L’intervento vero e proprio di carbossiterapia consiste invece nell’iniezione di anidride carbonica medicale nei punti più problematici di cosce, polpacci, caviglie, addome, fianchi e mani, attraverso un sottilissimo ago collegato da un tubicino al computer che controllerà le dosi ed i tempi di trattamento. Il tutto senza alcun bisogno d’anestesia, visto che l’unico fastidio è solo quello di un leggero bruciore che si avverte mentre il gas si espande sotto la pelle.
Neo-angiogenesi: attraverso una valutazione microangiologica con videocapillaroscopia e sonda ottica si è potuto evidenziare la creazione effettiva di nuovi capillari.
Vasodilatazione: il primo effetto diretto meccanico derivante dall’iniezione di anidride carbonica è una potente vasodilatazione, aumento della perfusione delle aree trattate e della sfigmicità arteriolare. Anche la pressione parziale di O2 tessutale risulta nettamente aumentata dopo la somministrazione sottocutanea di CO2.
Stimolazione della sintesi del collagene: studi effettuati dimostrano una riorganizzazione delle fibre collagene in seguito alle iniezioni intradermiche di CO2. È come se venisse inviato un messaggio di danno al derma che innesca un naturale processo riparatorio. La CO2 migliora in primis tale processo attraverso una maggiore rivascolarizzazione, in secondo luogo - rilasciando più ossigeno nell’area trattata - migliora la fase del meccanismo di “riparazione”.
Attivazione recettoriale e lipolisi: la CO2 attiva come effetto secondario la lipolisi e la lipoclasi della membrana dell'adipocita (potenziamento dell’effetto Bohr e attivazione recettoriale della lipolisi). Questo effetto sarebbe legato all’iperdistensione degli esterocettori sottocutanei, cioè dei corpuscoli di Pacini e di Golgi. La loro attivazione porterebbe alla liberazione di sostanze algogene quali la bradichinina, l’istamina, la serotonina e le catecolamine.
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00138 Roma
Tel. (+39) 0765 481614
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